venerdì 27 marzo 2015

Bollo auto storiche: “no” definitivo dalla Legge di Stabilità alle agevolazioni per le ultraventennali. La protesta corre sui social

Bollo auto storiche: “no” definitivo dalla Legge di Stabilità alle agevolazioni per le ultraventennali. La protesta corre sui social
“Bollo” auto storiche: le regioni devono adeguarsi alla nuova Legge di Stabilità approvata nei giorni scorsi dalGoverno. Questo, in buona sostanza, significa che tutti gli automobilisti proprietari di vetture ultraventennali dovrannopagare la tassa di proprietà “piena”.
Tutti: anche quelli che risiedono nelle regioni “dissidenti” che si erano dichiarate contrarie al provvedimento (leggi la notizia) e avevano manifestato la volontà di proseguire nel pagamento del bollo agevolato per auto e moto ultraventennali. Resteranno, come sempre, esentati dagli obblighi contenuti nella nuova Legge di Stabilità i veicoli ultratrentennali.


Ecco, di seguito, quanto indica la Gazzetta Ufficiale dello scorso28 febbraio in materia di tassa di proprietà per i veicoli ultraventennali.

La Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 666), abrogando i commi 1 e 2, articolo 63, Legge n. 342/2000, ha stabilito che a decorrere dal 2015 è soppressa l'esenzione dal bollo per autoveicoli/motoveicoli "storici", costruiti da oltre 20 anni.
In particolare, rimane confermata l'esenzione dal bollo, prevista dal comma 1 del citato art. 63, a decorrere dal trentesimo anno di costruzione dell'autoveicolo/motoveicolo.
Alcune regioni, prima dell'entrata in vigore della disposizione di cui al citato articolo 1, comma 666, Legge n. 190/ 2014, avevano introdotto l'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico ed avevano assoggettato tali veicoli ad una tassa di possesso forfettaria.
Con l'entrata in vigore della Legge di stabilità 2015 dette regioni avevano sostenuto che le norme di favore da esse introdotte continuavano a trovare applicazione, nonostante la legge statale avesse disposto l'eliminazione dell'esenzione dal pagamento.
Con question time 25 febbraio 2015 il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha diversamente precisato che la regione non può disciplinare la materia in contrasto con la norma statale e che, quindi, non può prevedere esenzioni a meno che la legge statale non lo disponga”.


In molti ricordano le proteste sollevate negli ultimi mesi da gran parte dell’opinione pubblica in merito alla decisione (impopolare) del Governo di far pagare il “bollo” pieno anche per i veicoli ultraventennali: un provvedimento destinato, oltre che ad alimentare (come in effetti è stato) notevoli polemiche, anche a creare parecchi malumori negli operatori della filiera.
Va ricordato che il settore delle “veterane” muove decine di migliaia di addetti ai lavori, fra artigiani(meccanici, carrozzieri, elettrauto), club, scuderie e associazioni.
Lo stesso ASI (Automotoclub Storico Italiano) aveva spiegato come il provvedimento del Governo non sarebbe stato di alcuna utilità. Come primo punto, l’Automotoclub Storico Italiano indicava con precisione quanti sono i veicoli ultraventennali che godono delle agevolazioni fiscali: 510.000, “E non già altre entità apparse o comunicate erroneamente su mezzi di comunicazione”. Se, proseguiva l’Asi, si considera che il 15% di questi è stato demolito, poiché non meritevole di conservazione, ed un altro 10% esentato poiché nel frattempo ha raggiunto i 30 anni e come tale meritevole del beneficio anche se non storico, la cifra scende a 375.000 (cifra stimata al 31 dicembre 2013), cioè il 25% in meno: un parco auto che consentirebbe all’erario entrate di 56 milioni di euro provenienti dal pagamento del bollo. In sintesi, la stima Asi prevedeva che sarebbero non più di 50.000 gli automobilisti che deciderebbero in ogni caso di tenersi il proprio veicolo, anche con le tasse “piene”, il che porterebbe lo Stato ad incassare appena 7,5 milioni di euro. Pochissimo in confronto a quanto si verrebbe a perdere, soprattutto riguardo all’indotto.

La volontà di portare avanti la protesta popolare nei confronti del Governo, in effetti, non si esaurisce con l’approvazione della Legge di Stabilità: attraverso i canali social (Facebook in primis: a questo link la pagina dedicata) viene organizzata una grande manifestazione popolare – in programma nelle prossime settimane – con l’intenzione di far sentire la propria voce. Una “marcia su Roma” che finora conta più di 300 adesioni. Staremo a vedere.
 
Fonte:notiziariomotoristico.com

mercoledì 4 marzo 2015

Cura dell’auto: Deotex Plus di Fra-Ber per la manutenzione dell’impianto di climatizzazione


Il fermo dell’auto in officina può regalare al cliente una cura in più: una piccola attenzione alle condizioni dell’impianto di climatizzazione. Un servizio aggiuntivo, da parte dell’autoriparatore, che può tornare utile per fidelizzarsi il cliente; ma anche un intervento rapido e agevole che chiunque può effettuare da sé. Fra le soluzioni di più recente sviluppo in questo senso, Fra-Ber propone Deotex Plus, sviluppato per la sanificazione dell’abitacolo di autovetture, furgoni, veicoli industriali, pullman, camper e roulotte.

  
Deotex Plus di Fra-Ber è un prodotto in grado di eliminare alla fonte i cattivi odori che si formano all’interno del sistema, è profumato e non macchia i tessuti o qualsiasi altra parte con il quale possa venire in contatto. Gli impianti di climatizzazione, infatti, sono soggetti all’aggressione di tutte le impurità dell’aria, che all’interno dell’impianto trovano un ambiente ideale per potersi sviluppare e poi, successivamente, venire diffuse all’interno dell’abitacolo con danni talvolta evidenti per la salute. Per avere aria sana e pulita è necessario procedere a una igienizzazione del condizionatore, operazione davvero semplicissima con Deotex Plus by Fra-Ber, disponibile in vendita nella confezione spray monouso da 250 ml al prezzo indicativo di euro 5,68 + Iva.

Per il corretto impiego di Deotex Plus by Fra-Ber occorre mettere in moto il veicolo e accendere l’impianto di condizionamento con funzione riciclo aria “ON”. Regolare al massimo la ventilazione e aprire tutte le bocchette d’areazione. Appoggiare la bomboletta di Deotex Plus sul pavimento – lato passeggero - facendo attenzione a non rivolgere il getto verso il cruscotto. Premere il tasto di erogazione fino al blocco della valvola. Uscire dall’abitacolo lasciando naturalmente il motore acceso e avendo cura che porte e finestrini siano completamente chiusi. Quando la bomboletta sarà completamente svuotata, lasciare il motore, e l’impianto, in funzione per altri 10 minuti. Al termine, aerare l’interno dell’abitacolo per almeno 5 minuti prima di accedervi nuovamente.

Fonte:notiziariomotoristico.com

Nuove tecnologie automotive: i nuovi sistemi sterzo accelerano il cammino verso la “guida automatica”

“Il tasso di diffusione del servosterzo elettrico nelle regioni sviluppate come Nord America ed Europa è elevato, e i consumatori continuano a chiedere tecnologie innovativeFra le più recenti tecnologie automotive, una in particolare è destinata a farsi ulteriormente strada: l’automazione. Per questo, le Case auto e le aziende fornitrici proseguono nel cammino di investimenti in innovazioni hi-tech. Un recente rapporto elaborato dalla growth company Frost & Sullivan, a questo proposito, indica che una particolare attenzione è rivolta ad “insegnare” ai veicoli a guidare come farebbe un conducente umano: una innovazione che rende ancora più importanti i sistemi che possono sterzare “da soli”. L’analisi Frost & Sullivan, intitolata “Strategic Analysis of Key Focus Areas for Steering Technology “Development”, che fa parte del programma “Automotive & Transportation”, ha avuto l’obiettivo di studiare e analizzare i progressi nella tecnologia dei sistemi sterzo oltre alle partnership strategiche fra Case auto e operatori di primo piano a livello mondiale e il ruolo di queste alleanze sullo sviluppo della tecnologia e sulle prestazioni. In particolare, l’accento è stato messo sulla tecnologia steer – by – wire, destinata – rivelano gli analisti Frost & Sullivan – a diffondersi nell’immediato futuro in una gamma sempre più ampia di veicoli del segmento “premium”. Nello stesso tempo, l’analisi Frost & Sullivan ha anche previsto che saranno sempre di più i SUV, MPV e pickup che saranno equipaggiati con sistemi EPS di servosterzo elettrico.

- spiega Manish M. Menon, analista di Frost & Sullivan - Di conseguenza, le funzioni avanzate di servosterzo elettrico come i sistemi di allarme per il mantenimento della corsia e la compensazione in caso di vento laterale sono destinati a farsi strada strada in tali mercati”. 

Intanto, l’analisi Frost & Sullivan indica che anche i mercati emergenti sono alla ricerca di nuove tecnologie automotive, ma a prezzi inferiori: questo perché i clienti sono dell’avviso che i moderni dispositivi di servosterzo elettrico abbiano costi superiori in confronto alle tecnologie concorrenti, quali il servosterzo idraulico o quello elettroidraulico. In questi mercati, ci sono ampie possibilità di impiego per i sistemi low cost di servosterzo elettrico a colonna, poiché i consumatori sono disposti ad accettare dei compromessi su certe caratteristiche, come rumore, vibrazione e durezza, per un miglior prezzo.

Un altro segmento dall’ampio potenziale non ancora sfruttato, mette in evidenza lo studio Frost & Sullivan, è rappresentato dal servosterzo elettrico per impieghi heavy duty. La maggior parte dei veicoli commerciali utilizzano ancora il servosterzo idraulico o elettroidraulico, poiché i sistemi di servosterzo elettrico tradizionali non sono stati in grado di superare la barriera dei 15 kilonewton (kN). Sebbene i pickup Ford F-150 e Ram 1500 siano dotate di servosterzo elettrico, i produttori devono fare ulteriori investimenti per renderne possibile l’adozione su vasta scala nell’ambito dei veicoli pesanti“C’è di più: le maggiori probabilità di successo nello sviluppo di soluzioni sterzo pensate per la guida automatica andranno alle aziende produttrici in possesso di chiare e concrete strategie rivolte a mitigare la perdita di assistenza alla guida – prosegue Manish M. Menon - Se da una parte l’attenzione complessiva verso lo sviluppo di sistemi sterzanti allo stato dell’arte e senza conducente per tutti i segmenti di veicoli aumenterà, anche le innovazioni volte a migliorare la sensazione dello sterzo nei veicoli a guida manuale continueranno a progredire”.

fonte:notiziariomotoristico.com

Sicurezza stradale: GroupAuto promuove “Sulla strada giusta” insieme ad Arval

Anche le realtà che animano la filiera automotive si dimostrano attente alle questioni legate alla sicurezza stradale. Un esempio (l’ultimo in ordine di tempo) arriva in questi giorni da GroupAuto, gruppo di acquisto specializzato in ricambi e attrezzature, che ha scelto di dare il proprio sostegno a “Sulla strada giusta”, progetto ideato da Arval con l’obiettivo di affiancare l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze nel supporto ai bambini vittime di incidenti stradali. Va ricordato, a questo proposito, che la collaborazione fra GroupAuto Italia e Arval Service Lease Italia SpA (azienda di noleggio a lungo termine, presente con una flotta di più di 140.000 veicoli) ha avuto inizio nel 2013, con l’individuazione di GroupAuto Italia da parte di Arval come partner strategico, nell’ambito di un rinnovamento delle politiche di gestione e riparazione del suo parco veicoli. Il contratto Arval – GroupAuto Italia ha previsto una intensa attività di progettazione, revisione e trasformazione dei processi di gestione, con un impatto importante sui network di officine e di ricambisti convenzionati.

Più nel dettaglio, “Sulla strada giusta” vuole garantire ai bambini vittime di incidenti stradali un’assistenza pediatrica specifica sempre più all’avanguardia: in questo caso, il Trauma Center pediatrico dell’Ospedale Meyer di Firenze rappresenta il primo sistema organizzato per la gestione e la cura delle lesioni traumatiche pediatriche in Italia e dà risposta a circa 8.000 accessi traumatologici all’anno.

L’adesione di GroupAuto Italia al progetto si concretizza con l’acquisto di attrezzature specialistiche per intervenire nelle emergenze, in tempi brevi e con modalità non invasive e più efficaci. E’ chiaro che l’iniziativa intende puntare il dito sull’importanza della cultura sulla strada, intesa come attenzione verso la sicurezza stradale, anche nei confronti degli automobilisti: uno degli obiettivi di “Sulla strada giusta” è la sensibilizzazione di questi ultimi, offrendo loro spunti e consigli pratici per una guida virtuosa e sicura. Tra questi, GroupAuto ricorda l’importanza della manutenzione dei veicoli, che deve essere eseguita in modo corretto e puntuale da autoriparatori competenti, che operino a norma di legge e usando solo ricambi di qualità.

Fonte:notiziariomotoristico.com

Gli italiani e l’auto: i giovani la preferiscono berlina, diesel e a marchio Fiat


Una recente indagine promossa dal portale Web automobile.it e condotta dall’istituto di ricerca GfK Eurisko rivela che, su un campione di 250 automobilisti italiani di età compresa fra 18 e 30 anni, il tipo di vettura preferito è la berlina. Più nel dettaglio, il sondaggio – che prevedeva una domanda sulle esigenze e preferenze per i “baby driver” al momento dell’acquisto di una nuova auto – ha rivelato che la berlina a due volumi (dunque con il portellone) risulta la preferita dal 42% degli intervistati, davanti a citycar e utilitarie (22%) e al segmento SUV, crossover e 4x4 (preferita dal 13% degli intervistati).






Le risposte dei giovani automobilisti italiani rivelano un chiaro segno di mutamento nei costumi: un tempo, la “berlina” veniva considerata come un tipo di automobile classico ed elegante; l’evoluzione delle linee ha fatto sì che il concetto di “berlina” faccia maggiormente perno sulla funzionalità, tanto che questo tipo di vettura è diventata una “due volumi e mezzo” con la forma da berlina e il portellone da station wagon, puntando ad offrire praticità e limitando le ripercussioni su costi, peso, aerodinamica e consumi. Quindi l’intramontabile berlina non è più solo l’auto di papà, ma anche quella che i giovani amano di più. Lo ha dichiarato ben il 42% degli intervistati.

D’altro canto, le esigenze di funzionalità e praticità di utilizzo rappresentano “voci” di grande importanza per i giovani che si preparano all’acquisto di un’auto. Che sia nuova o usata non importa, le piccole dimensioni di citycar e utilitarie, i prezzi competitivi e le basse emissioni le rendono il secondo mezzo favorito dai ragazzi (22%) per spostarsi comodamente e trovare velocemente parcheggio. Infatti soprattutto per i neopatentati è di certo la tipologia di auto più maneggevole e meno impegnativa per fare un po’ di pratica. Anche le giovani donne prediligono le autovetture più piccole, indispensabili per potersi muovere tra le superaffollate e molto trafficate vie cittadine e sicuramente più a loro misura (33%).

Riguardo a SUV, crossover e fuoristrada, preferiti dal 13% degli intervistati, in questo caso la scelta nasce da desideri psicologici di tempo libero e avventura: di conseguenza, la necessità di possedere un’auto versatile con la quale affrontare anche condizioni inusuali come percorsi innevati e strade sterrate sono i tratti distintivi del giovane uomo  italiano.
Relativamente alle caratteristiche che deve possedere un’auto, il sondaggio automobile.it – GfK Eurisko ha preso in considerazione le più rilevanti: numero di porte, tipologia di motore e tipologia di trasmissione. Il 61% è per l’indiscutibile comodità delle 5 porte. Il 42 % è per risparmiare un po’ sul consumo di carburante optando per il motore diesel e l’82% è per il buon vecchio cambio manuale.

Per concludere, l’indagine di automobile.it e GfK Eurisko si è anche occupata di conoscere quali sono le Case auto verso le quali i giovani automobilisti tendono ad orientarsi. In questo caso, la preferita è Fiat (30%), seguita da Volkswagen (21%) e Audi (19%).Tengono bene ancheToyota (17%),BMW (13%) e Ford (12%).

Fonte:notiziariomotoristico.com