Poco più di tre milioni. A voler essere precisi: 3.008.863: è
il numero di sinistri stradali denunciati in Italia nel 2012,
su un totale di 41.885.307 unità assicurate. E’ quanto comunica in questi giorni
l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) nella
sua prima relazione antifrode, secondo quanto riportato dal blog
peritiauto.wordpress.com.
Degli oltre tre milioni di sinistri registrati,
indica IVASS, ben 400.901 sono stati giudicati
“Esposti al rischio frode”, con una distribuzione territoriale
che interessa per il 34% l’Italia settentrionale, per il 33% l’Italia
meridionale, per il 22% l’Italia centrale e per l’11% le isole; mentre 5.263
(cioè lo 0,2% sulle denunce) sono i sinistri oggetto di azioni
penali da parte delle Compagnie assicuratrici. L’IVASS
punta il dito sul fatto che il 50% circa dei sinistri del 2012 oggetto di
denuncia – querela si concentri al centro – sud: e questo,
nonostante che nell’Italia centro – meridionale le autovetture assicurate siano
il 18,2% sul totale nazionale e il totale dei sinistri sia il 18,7%. Il fenomeno
delle frodi assicurative potrà tuttavia essere arginato grazie
a un “cervellone informatico anti – furbetti” che grazie a un
indicatore di anomalie (che contrassegnerà ogni sinistro), all’impiego di una
banca dati unica e all’incrocio intelligente delle informazioni permetterà di
individuare in anticipo i soggetti a rischio.
L’obiettivo è una gestione più efficiente nell’individuazione
delle frodi; per gli automobilisti, questo si
tradurrebbe in una diminuzione del costo della Rc Auto, dal
momento che da parte delle Compagnie assicurative non sussisterebbero più i
presupposti per applicare premi gravati dall’alto livello di
comportamenti fraudolenti. Al momento, il parere favorevole per lo
schema di decreto relativo all’istituzione dell’”archivio
integrato” contro le frodi assicurative – che sarà istituito presso
l’IVASS - è già stato avanzato dal Garante per la Privacy.
Compito dell’IVASS sarà la raccolta in un unico database delle informazioni
provenienti da numerose banche dati (sinistri, anagrafe testimoni, anagrafe
danneggiati, contrassegni assicurativi, archivio nazionale veicoli, Pra) e anche
delle informazioni sull’installazione delle “scatole nere”. Il mix di questi
dati consentirà all’IVASS il calcolo di un “indicatore di
anomalia” per ogni sinistro, relativo al rischio di fenomeni
fraudolenti, per poi comunicarlo alle Compagnie di assicurazione coinvolte.
Fonte: notiziariomotoristico.com
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