mercoledì 3 luglio 2013

10 anni di patente a punti: guida più responsabile

Da luglio 2003 è in vigore la patente a punti. In 10 anni gli italiani hanno perso circa 85 milioni di punti, di cui il 25,44% appartenenti a donne e il 74,56% a uomini.



Tanti auguri alla patente a punti che, di punti, ne ha tolti ben 85 milioni a 37,6 milioni di italiani.  


Non tutti avranno voglia di festeggiare i 10 anni dall’entrata in vigore di questa patente (luglio 2003), dal momento che la media di punti persi per ogni automobilista è di 2,275 punti sottratti a testa. Ovviamente c’è chi è rimasto senza, e chi invece li ha conservati tutti. Chi ne ha persi di più sono stati gli under 20. Bisogna ricordare però che per i primi tre anni di patente, i punti sottratti per ogni infrazione raddoppiano, ma tanti errori li fa anche l’inesperienza. I più giovani hanno perso infatti una media di 6,497 punti a testa, segue la fascia d’età 21-24 (3,390 punti a testa), 30-34 anni (2,638 punti). Gli over-70 (che mediamente però, viaggiano meno) hanno perso solo una media di 1,176 punti .

Volendo riproporre la solita battaglia dei sessi, basti dire che qui le donne vincono, dato che con il 43,67% delle patenti collezionano il 25,44% dei punti persi, contro il 56,33% delle patenti degli uomini e il 74,56% dei punti sottratti. La maggior parte delle violazioni che hanno fatto scattare la penalità sono state eccesso di velocità, cinture di sicurezza non allacciate, attraversamento con il semaforo rosso e uso del cellulare.

 Ma la patente a punti è servita a qualcosa? Questa la domanda che, a 10 anni dall’entrata in vigore, si stanno ponendo in molti. Statistiche alla mano, l’Asaps (Associazione Amici Polizia della Strada) dice di sì, dato che nel 2002 si contavano 265.402 incidenti causanti 6.980 morti e 378.492 feriti, mentre nel 2011 gli incidenti si sono ridotti del 22,5% (205.638 incidenti), -44,7% le vittime (3.860) e -22,8% i feriti (292.019). Va tuttavia ricordato che in 10 anni, oltre alla patente a punti, si sono susseguiti norme, progressi tecnologici e campagne di informazione che hanno certamente contribuito a ridurre il numero degli incidenti e – qui merito soprattutto della tecnologia – la loro pericolosità. Basti pensare alle norme anti-alcol e, soprattutto, alla diffusione estesa dei tutor e capillare degli autovelox. Insomma, il nesso causa-effetto tra patente a punti e riduzione degli incidenti è tutt’altro che scontato. Quello che invece è certo è che chi per 10 anni non ha subito riduzioni dei punti, ore se ne trova 30, ovvero 10 in più.

Come si controlla il saldo punti? 
Il titolare può controllare in tempo reale lo stato della propria patente presso l'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, utilizzando il portale del ministero dei trasporti.

Su questo portale il Ministero dei Trasporti ha attivato il servizio online di verifica del saldo dei punti sulla propria patente di guida: occorre semplicemente iscriversi al sito seguendo le istruzioni presenti sulla home page.
E' possibile utilizzare anche l'utenza telefonica 848782782, ma, attenzione, non è un numero verde. La telefonata può essere effettuata solo da apparecchio fisso ed ha il costo di una chiamata urbana secondo le tariffe del proprio gestore telefonico.
Come si recupera il punteggio

La mancanza di decurtazioni dei punti, per il periodo di due anni consecutivi, determina la nuova attribuzione del completo punteggio iniziale. Per i titolari di patente che per almeno due anni hanno mantenuto 20 punti è previsto l'accreditamento di 2 punti fino a raggiungere il tetto massimo complessivo di 30 punti.
Dal 13 agosto 2010 per i patentati da meno di tre anni è stato introdotto un ulteriore meccanismo premiale: nel caso non vengano commesse violazioni che prevedono decurtazione di punti verrà attribuito sul loro titolo di guida un punto ogni anno, fino ad un massimo di tre.
Il punteggio perso può essere recuperato frequentando anche dei corsi specifici , con obbligo di esame finale, presso le autoscuole o presso gli altri soggetti autorizzati dal Ministero dei Trasporti. 


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