giovedì 20 dicembre 2012

martedì 18 dicembre 2012

News RCA: meno truffe, prezzi più bassi e tacito rinnovo

Sarà una struttura  (dell'Ivass) a denunciare alle autorità le frodi assicurative. Questo dovrebbe comportare un abbassamento dei costi e, di conseguenza, anche dei prezzi delle polizze. Il tacito rinnovo non sarà più in automatico.

Con l’approvazione del Decreto Sviluppo-bis, sarà una struttura facente capo all’Ivass (l’ente che andrà a sostituire l’Isvap) ad occuparsi in prima persona delle frodi nel settore Rca. La struttura avrà la facoltà di denunciare i falsi incidenti e infortuni alle autorità, limitando quindi i costi a carico delle Assicurazioni.
Questo, teoricamente, dovrebbe incidere positivamente anche sui prezzi delle polizze.


Da sempre infatti le Compagnie sostengono che truffe e risarcimenti gonfiati sono la causa dei continui rialzi tariffari. Meno truffe e meno costi a carico delle assicurazioni dovrebbero quindi essere sinonimo di ritocco verso il ribasso dei prezzi. Staremo quindi a vedere se i consumatori ne trarranno beneficio

I poteri dell’Ivass fanno seguito alla Legge liberalizzazioni del 24 marzo 2012: “In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico-strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente. Novità anche per il tacito rinnovo nei contratti di assicurazione Rca: non scatterà più in automatico il prolungamento della polizza alla scadenza annuale. Comunque, grazie a un emendamento del Senato, gli automobilisti avranno un periodo di tolleranza pari a 15 giorni per tutti i contratti: in assenza della richiesta di disdetta, la copertura è valida anche se il proprietario non avesse ancora saldato il pagamento del premio Rca. Lo scopo della norma è favorire il trasferimento da un’assicurazione all'altra da parte dell’automobilista, senza “imbrigliarlo” in base al tacito rinnovo.

Sarà compito dell’impresa informare sull’imminente scadenza del rapporto, non oltre il 30° giorno prima della conclusione, mantenendo valido per 15 giorni dopo la fine del rapporto i termini di garanzia prestati. E qui si pone la questione: se una Compagnia si dimentica di comunicare l’imminente fine del contratto Rca, cosa succede? C’è chi crede che questa possa diventare un’arma nelle mani di qualche Assicurazione, che così si liberebbe di clienti scomodi, ad esempio dei guidatori virtuosi che pagano Rca bassissime ma che potrebbero subire sinistri da risarcire.

fonte: carrozzeria.it

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giovedì 13 dicembre 2012

Pneumatici invernali, catene, o entrambi?



L’obbligo di avere a bordo catene da neve o di essere equipaggiati con pneumatici invernali è scattato su numerose strade italiane lo scorso 15 novembre. Si tratta di un provvedimento volto a garantire maggiore sicurezza negli spostamenti in caso di condizioni atmosferiche difficili. Ma, proprio in questi giorni, con la prima neve che è iniziata a cadere sulle nostre strade, il maxiemendamento al DL Sviluppo ha posto qualche dubbio sull’equipaggiamento inveranle necessario.

Il caos sulla questione è scoppiato a causa dell’introduzione di una comma, nella legge di conversione del decreto, dove si sancisce che gli enti gestori di particolari tratti di strada possono prevedere l’obbligo di montare in via esclusiva pneumatici invernali. Decade quindi l’equivalenza tra gomme invernali e catene? Secondo quando dichiarato dallo stesso sottosegretario alle Infrastrutture Improta assolutamente no. La disposizione riguarderebbe situazioni meteo assolutamente eccezionali di fronte alle quali l’autorizzazione al transito andrebbe al ricadere su chi gestisce il tratto. Il tutto solamente nel caso in cui «non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l'incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative».

Nonostante le rassicurazioni del governo le polemiche non mancano. Potrebbe infatti accadere che su tratti limitrofi siano in vigore obblighi di dotazioni invernali diverse, elemento che renderebbe decisamente complicati anche i controlli. La critica sull’emendamento arriva direttamente all’Asaps, l'associazione sostenitori della Polstrada che non vede come questa disposizione possa effettivamente contribuire ad aumentare la sicurezza stradale.

La partita non è comunque ancora chiusa, e visti i dubbi sollevati da più parti, è possibile che prima dell conclusione dell’iter parlamentare la norma subisca ulteriori modifiche.
Fonte: automania.it

lunedì 10 dicembre 2012

GPL: dal 2013 bollo gratis 5 anni in Puglia



Iniziativa per chi acquista un'auto nuova o converte la propria in GPL o Metano, dal 1 gennaio 2013: la Puglia è la prima regione EcoFriendly, sotto questo aspetto, del Centro-Sud. E dopo i 5 anni?  Il bollo si ridurrà a un quarto!


 
Il Bilancio 2013 della Regione Puglia è stato approvato all'insegna dell'ambiente e anticrisi. La giunta regionale ha previsto l'esenzione per 5 anni dal bollo per le auto immatricolate nel 2013.
Quindi, i pugliesi che acquistano o convertono un’auto GPL o metano, a partire dall'1 gennaio 2013, sono esentati dal pagamento del bollo per i prossimi 5 anni, dopo i quali pagheranno solo un quarto dell'imposta.

 

Così la Puglia segue il tracciato di altre regioni "virtuose" come Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia di Trento e Bolzano. Enti locali che già in passato avevano deciso di incentivare i veicoli a ridotte emissioni sgravando l’automobilista, in tutto o in parte, dai costi del bollo.
"Si spera che altre amministrazioni locali seguano l'esempio di questi enti - commenta il presidente del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano - non solo nell'ambito di un comportamento ecocompatibile, ma anche per incentivare il settore auto sempre più in crisi".

Il 2012 è stato l'anno peggiore dal 1978 per il mercato italiano dell'auto: a novembre il calo delle immatricolazioni è del 19,7% rispetto al 2011. "Oltre il 30% delle immatricolazioni del 2012 dei modelli di tutte le marche in classe A - prosegue Tramontano - è alimentato a GPL o metano. Se si considerano anche le conversioni in aftermarket è evidente che l'utente gradisce molto l'auto ecologica che, se incentivata, rimane ancora trainante".

Fonte: NotiziarioMotoristico

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giovedì 6 dicembre 2012

Pneumatici invernali, obbligo “esclusivo” fuori città: la proposta al vaglio

Nel maxi emendamento al DDL 3533 spunta l’obbligo che impone l’uso dei soli pneumatici invernali fuori dai centri abitati

 


Nella bozza del maxi emendamento del Governo al disegno di legge n. 3533 di conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", che va in votazione a breve al Senato, spunta un breve comma che potrebbe obbligare gli automobilisti ad utilizzare solo ed esclusivamente pneumatici invernali (chiamati anche termici) in "previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità".
NON BASTERANNO LE CATENE - Quindi per circolare la sola presenza a bordo delle catene da neve non sarà sufficiente. Una proposta portata avanti dai senatori Paravia, Ghigo, Spadoni Urbani, Germontani che potrebbe dare un ulteriore slancio al mercato della gomme invernali e migliorare la sicurezza di guida in molte tratte stradali colpite da condizioni meteo particolarmente nevose.
In attesa di ulteriori dettagli e di capire quali saranno poi gli aspetti operativi di tale norma, riportiamo la proposta di modifica n. 8.17 al DDL n. 3533
"All'articolo 6, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dopo la lettera f) è aggiunta la seguente:
g) prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l'incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative (leggasi catene da neve o ragni ndr)."
 fonte: Sicurauto.it

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martedì 4 dicembre 2012

Novità per evitare il freddo prima che si attivi il climatizzatore

Attila, l'ondata di freddo che sta ghiacciando l'Italia, ci ha dato uno spunto per curiosare sul web tra i sistemi alternativi per combattere il gelo.

 
A seconda di che macchina avete e di quanto funziona bene il climatizzatore, non ci vuole moltissimo perché l’abitacolo si riscaldi in una mattina fredda mentre andate a lavorare. Ma perché soffrire il freddo, anche se per pochi minuti, quando se ne può fare a meno?



Quello che vedete nell’immagine qui sopra è un pre-riscaldatore da auto. Si installa sotto al tettuccio della macchina o sul parabrezza, con un paio di ventose che possono ruotare di 180 gradi. Un orologio integrato permette di impostare l’ora in cui volete trovare l’auto calda e il dispositivo calcolerà di iniziare il preriscaldamento 20 minuti prima. 
Se invece non avete un programma preciso e non sapete a che ora uscirete, un telecomando wireless vi permetterà di attivare il dispositivo da casa o dall'ufficio mentre vi preparate.

La batteria ricaricabile garantisce che non si scarichi quella della macchina mentre il vostro preriscaldatore da 120 dollari (meno di 100 euro) vi aiuta ad affrontare meglio la giornata. Ma siccome ci vogliono quattro ore per ricaricarlo, è probabile che ci siano alcune circostanze vi toccherà tornare a casa nella macchina fredda. Può essere una buona idea regalo, non credete?

[Fonte: Gizmodo USA]

lunedì 3 dicembre 2012

meccanico o elettrauto? arriva il meccatronico

Con le modifiche apportate alla legge 122/92 vengono soppresse le figure professionali del  meccanico / motorista e dell'elettrauto e nasce una  nuova figura: il meccatronico.


In questa categoria  confluiscono i meccanici e gli elettrauto, secondo la  modifica all’articolo 1 della legge 122/92 approvata  definitivamente nei giorni scorsi dalla Commissione  Lavori Pubblici del Senato e ora in attesa di  pubblicazione sulla G.U..
In pratica, i quattro registri  di attività (meccanica, elettrauto, carrozzeria e  gommista) previsti dalla legge 122/92 in cui  confluivano gli autoriparatori diventano tre:  meccatronica, carrozzeria e gommista. 

Così la norma  si allinea alla realtà: ormai da 15 anni, con l’avvento  massiccio dell’elettronica nei veicoli, un’officina  meccanica non può praticamente operare senza  avere competenze anche su centraline o circuiti  elettrici o elettronici.

Con questa motivazione, tra l’altro, è stato stabilito  un regime transitorio secondo cui:
1) colui che è attualmente iscritto nelle sezioni  meccanica ed elettrauto viene iscritto a quella dei  meccatronici.
2) colui che è attualmente iscritto nelle sezioni  meccanica / motoristica o elettrauto potrà  proseguire le medesime attività per 5 anni successivi  dall'entrata in vigore della presente legge. Entro tale  termine se non ha alemno uno dei requisiti tecnico-  professionali previsti dall'art 7 comma 2 lettere a) e  c) della legge 122, dovrà aver frequentato con esito  positivo un corso  regionale teorico pratico di  qualificazione.
3) colui che è attualmente iscritto nelle sezioni  meccanica / motoristica o elettrauto anche se  titolare dell'impresa, e alla data di  entrata in vigore della presente legge, abbia già compiuto  cinquantacinque anni potrà continuare a svolgere  l'attività fino al compimento dell'età prevista per il   conseguimento della pensione.Fonte: carservizi.it

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